Prossima fermata: PalaEstra

by Ufficio Stampa on 13 gennaio 2023
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Domenica alle 18 Abc Solettificio Manetti attesa dalla Mens Sana Basketball per l’ultima giornata del girone di andata.

L’esame è di quelli tosti. L’Abc Solettificio Manetti si appresta a chiudere il girone di andata su uno dei palazzetti storicamente e tradizionalmente più ostici, il Palaestra della Mens Sana Basketball, su cui i gialloblu sono attesi domenica alle ore 18 (arbitri Fabiani di Livorno, Natucci di Bagni di Lucca).
Una trasferta delicata sotto tanti punti di vista, ad iniziare proprio da un campo in cui si respira un pezzo di storia di pallacanestro e un parquet che ha accolto nomi di spicco del panorama nazionale ed internazionale. Il PalaEstra rappresenta indiscutibilmente uno dei punti di forza della formazione biancoverde in una piazza in cui il clima e il fattore campo da sempre fanno la differenza. Sul parquet, ad attendere i gialloblu, la Mens Sana di coach Pierfrancesco Binella, gruppo salito quest’anno dalla C Silver ed in cui l’Abc ritroverà, nei panni di ex, il centro Niccolò Lazzeri. Da segnalare, tra gli altri, Buca Dorin, l’altro terminale nel pitturato mensanino, l’ala francese Empilo Rick e la batteria di esterni formata da Tommaso Bacci, Marco Menconi, il regista Duccio Benincasa e il capitano Edoardo Pannini, vera e propria bandiera biancoverde. Una squadra, quella di coach Binella, che dopo aver preso le misure con la nuova categoria in Coppa Toscana, ha poi trovato i suoi equilibri in corso d’opera, riuscendo a creare non poche difficoltà anche alle squadre più quotate, soprattutto in casa propria, come dimostrano le sfide decise sul finale contro Cecina e Prato, con le due formazioni ospiti riuscite a scamparla soltanto in volata.

L’Abc di coach Walter Angiolini, ancora imbattuta al PalaBetti, sarà dunque chiamata a cercare la stessa continuità anche lontano da casa per provare a chiudere nel migliore dei modi la prima parte di stagione. Per farlo saranno necessarie, stavolta più che mai, concentrazione ed intensità costanti per quaranta minuti. Perchè in quel campo la testa, prima ancora delle gambe, può fare davvero la differenza.

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